L’incredibile ritrovamento di un uomo a Francoforte e l’azienda tedesca che come ricompensa gli ha spedito a casa un pacco di prodotti “gommosi”
Una storia incredibile quella accaduta a un 38enne viaggiatore tedesco che alla stazione dei treni di Francoforte, dopo essersi imbattuto in un assegno di ben 4,6 milioni di euro, ha pensato di restituirlo seduta stante all’intestatario, la nota azienda di dolci e caramelle Haribo.
La Haribo è un’azienda di dolciumi tedesca, che viene registrata dal fondatore Johann Riegel nel registro imprese di Bonn il 13 dicembre 1920, ma soltanto nel 1925 comincia a produrre i dolci alla liquirizia diventati famosi in tutto il mondo.
Un assegno milionario
Niente soldi, ma solo delle caramelle come premio per il bel gesto di un giovane tedesco che, dopo essere tornato da una visita alla madre, sulla via che lo portava alla stazione di Francoforte, ha visto a terra un pezzo di carta del tutto particolare: un assegno rilasciato dal noto gruppo tedesco di supermercati Rewe alla Haribo, l’azienda famosa per le caramelle gommose, con sopra stampata l’incredibile somma di 4.631.538,80 euro. “C’era una somma così grande che non riuscivo nemmeno a pronunciarla”, ha dichiarato l’uomo ai media locali, che comunque ha immediatamente contattato la nota azienda avvertendola del ritrovamento. L’ufficio legale della Haribo ha chiesto all’uomo di inviargli una foto dell’avvenuto ritrovamento e successivamente di distruggere l’assegno.
Una ricompensa gommosa
Pochi giorni dopo il giovane si è visto recapitare a casa la meritata ricompensa, un pacco con sei confezioni di prodotti Haribo, tutte bustine piene delle tipiche caramelle gommose ai vari gusti e dalle varie forme, “Ho pensato che fosse un po’ troppo poco” ha candidamente ammesso l’uomo che si aspettava una ricompensa forse diversa e più generosa. Ma l’azienda da parte sua, in una nota ufficiale, ha voluto precisare che quello era “un pacchetto standard che di solito inviamo come ringraziamento e che l’assegno smarrito era nominativo e quindi nessuno avrebbe potuto incassarlo”.