il rischio demenza legato alla vitamina B9: è allarme

Un livello di acido folico nel sangue troppo basso, soprattutto negli over 60, potrebbe essere sono associato a un maggior rischio di demenza e di morte prematura

La vitamina B9, nota anche come acido folicofolato folacina, è una delle vitamine del gruppo B che aiutano a rendere sani i globuli rossi. Al corpo umano ne serve una quantità minima, ma la sua importanza emerge chiaramente in situazioni di carenza o deficit anche modesti, soprattutto ad esempio nella donna in gravidanza.

Attenzione al livello assunto di vitamina B9 –

La folina favorisce la produzione di globuli rossi, contrasta alcune forme di anemia ed è molto utile in gravidanza per prevenire malformazioni al feto. È una sostanza a base di acido folico e di vitamina B9, non è prodotta dall’organismo e quindi per assumerla bisogna ricorrere agli integratori.

La vitamina B9 può essere pericolosa

Un recente studio pubblicato da un team della Icahn School of Medicine at Mount Sinai di New York coordinato da Anat Rotstein, è giunto alla conclusione che un livello troppo basso di acido folico,  o vitamina B9, è collegato a un rischio superiore di demenza e morte per qualsiasi causa soprattutto nelle persone anziane. Questo il risultato di uno studio pubblicato su Evidence Based Mental Health condotto in Israele, su un campione di 27.000 persone di età compresa tra i 60 e i 75 anni  che non avevano una diagnosi di demenza. “I livelli di acido folico dovrebbero essere monitorati di routine e le carenze dovrebbero essere corrette in età avanzata, soprattutto perché i livelli ematici di acido folico tendono a diminuire con il passare degli anni”, ha affermato nel pubblicare lo studio lo stesso Rotstein.

La Vitamina B9 contenuta nella Folina e per le donne in gravidanza –

La scoperta dell’importanza del livello di B9

II ricercatori, al termine dello studio, hanno scoperto che il 13% di loro, 3.418 soggetti, mostrava livelli di acido folico inferiori a 4,4 ng/mL, il limite minimo che indica la carenza del nutriente. In questo sottogruppo, il tasso di demenza era del 3,5% contro il 3% registrato nel gruppo senza deficit di acido folico, mentre la percentuale di decessi per qualsiasi causa era di poco inferiore all’8% in caso di carenza di acido folico e di quasi il 4% fra chi non mostrava questo problema. Alla fine quindi, i ricercatori hanno concluso che le persone con deficit di acido folico avevano il 68% di probabilità in più di ricevere una diagnosi di demenza e quasi 3 volte più probabilità di morire per qualsiasi causa. Questo perché la carenza di acido folico può influenzare i livelli di omocisteina e di conseguenza il rischio vascolare di demenza.

Impostazioni privacy