Una volta morti ci trasformeremo in piante: la nuova tendenza fa discutere

Una clamorosa svolta green che sta facendo discutere: ecco la scelta di alcuni Governatori. Basta cimiteri o cremazioni. Il web insorge

In un momento molto delicato, dal punto di vista economico e sociale, ogni occasione è buona per trovare idee che permettano di risparmiare e, soprattutto di dare una mano all’ambiente. Anche i Governatori degli Stati più importanti stanno virando verso scelte importanti dal punto di vista della sostenibilità biologica. L’ultima, in ordine temporale, ha fatti scalpore, creando non poche discussioni. Si tratta di una legge, che entrerà in vigore dal 2027 e che permetterà a tutte le persone di scegliere una versione completamente inedita per il proprio funerale.

Si tratta infatti di una scelta ecologica: un vero e proprio funerale bio. Una soluzione di compostaggio del proprio corpo, mai presa in considerazione fino a poco tempo fa e destinata a fare scalpore. Ma di cosa si tratta? Cosa si potrà fare con il nostro corpo una volta appurata la nostra morte? In pratica saremo destinati a diventare terriccio. Una pratica che è stata ribattezzata “riduzione organica naturale”. Tale materiale può anche andare in dono alle famiglie del defunto per uso giardino. In pratica potremmo ricordare i nostri defunti non più andandoli a trovare in cimitero, ma immaginandoli nel nostro orticello. Pensando che una pianta o un albero che cresce nel nostro giardino, sia nato grazie a loro.

I costi e i dubbi

Ma quanto costerebbe realizzare tutto ciò? Al di là del coraggio di piantare degli alberi sfruttando un terriccio derivato dai nostri cari, il prezzo non è dei più economici: il costo base  parte da 7.000 dollari, trattabili, perché bisogna considerare i servizi accessori (a scelta) e la distanza tra la casa del compianto e l’azienda eco-funebre.

Come si realizza il processo?

Esistono dei siti internet specializzati che spiegano alla perfezione cosa succede al nostro corpo una volta che inizia questo processo. Ma la procedura non è ancora del tutto chiara: l’unica cosa certa è che il corpo del defunto sarà messo in appositi contenitori per un mese, con la copertura di materiale vegetale. Alla fine ai parenti verrà consegnato un sacco di terriccio, con i resti del defunto.

 

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