2022: l’annus horribilis per gli smartphone

Gli analisti confermano un anno nero per quanto riguarda le vendite dei device nel mondo e le case produttrici sono costrette a correre ai ripari

La situazione globale post pandemia e la crisi tra Russia e Ucraina hanno portato l’economia mondiale a una situazione di sofferenza, soprattutto in determinati settori. Per questo infatti iniziano ad arrivare tanti segnali poco incoraggianti che riguardano i colossi del mercato degli smartphone che potrebbero vedere, dopo decenni di crescita incontrata, chiudere il bilancio annuale con un segno negativo.

Il mercato degli smartphone è al ribasso

Dopo la contrazione già registrate del secondo trimestre di questo 2022, analisti e operatori di mercato si aspettano che le vendite di dispositivi scendano fino a un ulteriore 9% nell’ultimo trimestre dell’anno e arranchino anche nel 2023. L’inflazione persistente dovuta alla recessione economica, la politica del Zero Covid che ha bloccato per mesi le fabbriche cinesi, le stangate energetiche che hanno dirottato i risparmi delle famiglie in beni di prima necessità, sono state tutte le criticità che hanno costretto i colossi del mercato a rivedere le loro strategie.

Vendite al ribasso

Non accennano a placarsi le notizie poco felici che gravitano attorno al mercato degli smartphone, con un 2022 che non si prospetta particolarmente entusiasmante per le aziende. Da qualche settimana, si parla di come, sia le aziende cinesi, come Xiaomi, OPPO e Vivo, sia quelle più “occidentali”, come Samsung e Apple, stiano rivedendo al ribasso i numeri per le vendite di quest’anno. L’obiettivo delle aziende di riuscire a piazzare sul mercato 300 milioni di nuovi pezzi dopo essere praticamente usciti dalla pandemia è venuta clamorosamente meno. La crisi del silicio e di conseguenza la mancanza dei fondamentali chip e altri componenti elettronici cuore pulsante di tutti gli smartphone, la crisi tra Russia e Ucraina che ha portato tensioni, la crisi energetica, l’ inflazione che schizza  fuori controllo e consumatori costretti a cancellare le spese rimandabili. Se il 2021 si era chiuso dai vari produttori con un totale di 1,392 miliardi di smartphone venduti, con un incremento del 4% rispetto al 2020, ma nettamente la quota più bassa di vendita dal 2017, il 2022 dovrebbe concludersi con vendite pari a circa 1,357 miliardi, segnando quindi un ulteriore -3% rispetto all’anno precedente.

Anche la Cina soffre della contrazione del mercato dei cellulari –

Le previsioni per il futuro

Gli analisti spostano così  in avanti la lancetta della ripresa del mercato, fissata ora alla seconda metà del 2023 e non più alla prima e le case produttrici sono costrette a ridisegnare i loro programmi. Samsung ad esempio prevede di vendere circa 260 milioni di smartphone entro la fine dell’anno e circa 270 milioni di unità nel 2023. Per il prossimo anno, in particolare, la società ha fissato obiettivi di spedizione prudenti, perché le condizioni di mercato non dovrebbero essere favorevoli. Le restrizioni decise per contenere il Covid in Cina hanno rallentato le prospettive di vendita di Apple per le festività di fine anno. Infatti è di pochi giorni fa l’annuncio della casa di Cupertino di aspettarsi spedizioni di iPhone 14 Pro e iPhone 14 Pro Max, appena lanciati sul mercato, inferiori rispetto a quanto previsto. In Cina, il terzo trimestre il mercato degli smartphone è calato dell’11%. Al primo posto nelle vendite Vivo, con 14,1 milioni di unità, segue Oppo, con 12,1 milioni, Honor è al terzo con 12 milioni. Anche le previsioni del mercato interno cinese sono al ribasso, ed è probabile che la domanda non migliori fino alla fine del prossimo anno.

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