Tonno in scatola, scatta l’allarme: quella sostanza chimica è dannosa

Scatta l’allarme dopo l’annuncio: 6 marche sono nel mirino dopo il ritrovamento di una sostanza chimica nelle scatolette di tonno. 

Listeria? Non solo. Dopo l’allarme scattato a causa dei casi anche purtroppo gravi, arriva un nuovo allarme e non va preso assolutamente sotto gamba.

Tonno
Tonno, ecco i rischi che si corrono (PixaBay)

Questa volta nel mirino finiscono le scatolette di tonno, molto amate, comode per un pasto rapido, soprattutto per chi non ama molto il pesce ma trova una alternativa valida e gustosa, anche per arricchire alcuni piatti. La scoperta, che tiene in apprensione diversi produttori, è stata effettuata dal sito Il salvagente, che ha chiarito quanto accaduto ed ha spiegato quale è la sostanza chimica. Nei mesi scorsi sono state testate alcune lattine di quelle che comunemente si trovano nei supermercati, e il risultato purtroppo non è stato per nulla confortante. C’è infatti un rischio anche abbastanza pesante che ha fatto scattare l’allarme e va tenuto in grande considerazione, soprattutto quando i consumatori sono i più piccoli.

Scatolette di tonno, è allarme

Tonno
Tonno, l’analisi non lascia dubbi (PixaBay)

Dopo l’allerta listeria arriva un nuovo allarme, e riguarda il bisfenolo. Si tratta di una sostanza chimica utilizzata nella produzione delle plastiche in policarbonato, e tracce di questa sono state rinvenute nelle analisi di alcune scatolette di tonno. Così come si legge sul sito i risultati “mostrano che tutti i campioni analizzati presentano valori di bisfenolo al di sotto del limite di migrazione specifica indicato nel Regolamento (UE) 2018/213”. Se da un lato è chiaro che la sensibilizzazione dei produttori europei e italiani su queste contaminazioni è ormai alta e produce effetti importanti, dall’altro è ormai “evidente che il bisfenolo continua a rimanere come una sorta di rumore di fondo nelle lattine di tonno che arrivano sulle nostre tavole”. 

Il rischio quindi, quando l’assunzione è costante o il livello più alto è in tumori ed effetti sul sistema endocrino, equilibrio ormonale e attività riproduttiva. Sarebbero al momento sei le marche analizzate, fra le più vendute e diversa grammatura. Se il risultato riafferma che i livelli sono contenuti però, la presenza della sostanza resta confermata, e non rappresenta di certo una bella notizia.

 

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