Netflix e non solo, parla la scienza: ecco perché siamo dipendenti dalle serie tv

Una vera e propria dipendenza con una chiara spiegazione tecnica e una scientifica: ecco perché non riusciamo a staccarci.

Divoratori seriali di fiction, saghe, film e quant’altro, siete avvisati. La voglia continua di terminare una serie tv, di iniziarne un’altra, e scoprire le novità, è una sorta di dipendenza.

Serie tv
Serie tv, ecco perché siamo sempre più dipendenti (PixaBay)

Niente di preoccupante, sia chiaro, ma c’è una spiegazione scientifica che si nasconde dietro a quella incapacità di trascorrere una giornata senza aprire Netflix o gli altri servizi che ci danno la possibilità di scegliere. In un boom che ha raggiunto le vette più alte durante la pandemia, sono diventati famosi titoli che hanno incassato numeri pazzeschi. Merito delle grandi produzioni, di scelte azzeccate, di certo anche del tam tam social che incuriosisce, ma soprattutto di abitudini che nell’epoca del Covid sono cambiate.

Oltre a questo però un’altra spiegazione convincente arriva dalla scienza e dagli effetti che le serie tv producono sul nostro corpo e soprattutto sulla mente. Sapevate che si tratta di una vera dipendenza?
La risposta è affermativa ma niente paura. 

Serie tv e dopamina, ecco perché creano dipendenza

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Dipendenza da serie tv? C’è una risposta (Pixabay)

Numeri clamorosi, che rendono l’idea di introiti pesanti e di un seguito che non conosce battute d’arresto. Netflix e gli altri servizi presi d’assalto dagli appassionati di cinema, film e fiction, continuano a sorridere. La crisi ha colpito anche loro, ma di certo il mercato resta solido, per merito di titoli che meritano di essere visti. C’è però chi sfoglia il catalogo e non riesce a resistere alla tentazione di andare avanti una puntata dopo l’altra, e chi approfitta anche di 10 minuti di pausa o di attesa per accendere lo smartphone e riprendere da dove aveva lasciato.

Una vera e propria dipendenza verrebbe da dire. Non è una battuta o una esagerazione, perché la scienza conferma e spiega anche i motivi di tutto ciò. Come sempre accade quando facciamo una attività che ci piace, il nostro cervello produce più dopamina, la sostanza che accelera la sensazione di piacere e di eccitazione. Tutto ciò ha però effetti negativi, perché la dopamina finisce se non è alimentata con ulteriori puntate, e tutto ciò ci porta a quelli che potrebbero essere gli aspetti negativi. Stanchezza agli occhi dovuta alle ore consecutive davanti al tablet o alle poche ore di sonno, ma anche l’isolarsi dalla famiglia nei minuti condivisi in casa per divorare i titoli.

C’è però anche una causa da ricercare nell’astuzia dei produttori. La nuova frontiera che da anni è utilizzata sta nella creazione di contenuti con continuità narrativa, che spinge chi li guarda a cercare di arrivare alla fine. Ecco perché bisogna essere consapevoli che anche le serie tv vanno dosate nella giusta misura, magari riflettendo su quell’attesa negli anni in cui passava una settimana da una puntata all’altra, e c’era il tempo giusto per discuterne con amici. C’era la capacità di saper attendere il piacere di qualcosa che speravi non finisse mai, e che invece adesso termina subito per l’incapacità di fermarsi.

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